Quantcast
Channel: costituzione – webeconoscenza
Viewing all articles
Browse latest Browse all 6

fuori dal colon

$
0
0

Questo post è un commento a “la costituzione Italiana” di Gigi Cogo.
Primo perché piuttosto lungo, secondo perché Gigi nel costringermi a scrivere sul blog, ha ridotto lo spazio dei miei commenti ad un paio di righi appena. Ach! Diavolo di un Gigi! ;-)

Gigi devo smentire la tua affermazione sul fatto che il personaggio interpretato da Neri Marcorè non sappia dove sia di casa la costituzione è una cattiveria gratuita non è accettabile.

Non è accettabile per diversi motivi il primo che mi viene in mente è che qui tutto aumenta e francamente con tutti gli aumenti che ci sono ritengo che anche la cattiveria abbia un prezzo e che questo prezzo debba essere pagato. Che diamine! Non si può essere cattivi a gratis.

Per amore di giustizia a questo personaggio bisogna addebitargli il suo. Almeno un poco. Bisogna rendergli i suoi meriti

E se questo personaggio ha dei meriti, bisogna dirlo a chiare lettere. Non come te Gigi che vuoi sminuirlo solo perché non riesci a capirlo. Solo perché vuoi pensare con la tua testa. Solo perché per dote naturale, per il caso o per ripetuti ed intensi sforzi sei stato costretto a non seguire la corrente, a diffidare della “saggezza convenzionale”. Solo perché sei convinto di essere così “libero e forte” da poter cantare fuori dal coro.

Ma ti rendi conto con che personaggio ti vuoi confrontare?

Lui non è uno qualunque. Lui è un “Portavoce”. Quando dice qualcosa lui è come un maestro che da il La al coro. E il coro gli obbedisce. Lui è come il pastore che guida il gregge. Lui fischia e il gregge bela. Lui non è uno qualunque. Lui è un capo e quando dice qualcosa, tutti quelli che cantano nel suo coro ripetono la stessa nota. Pensano la stessa cosa.
Ah! Che senso di potere, che senso di importanza è fare parte del coro. Essere parte del coro.

Certo…, io ti capisco Gigi, vederlo tutti i giorni in televisione. Magari durante la cena o sul tardi quando cerchi di rilassarti.

Certo…, la sua personalità – scelto non a caso per ricoprire il ruolo che occupa – che si presta ad essere un bersaglio da sfottere, canzonare e dileggiare.

Certo…, il suo volto bronzeo, quella certa disorientante espressione di fissità nello sguardo, quel suo guardare intensamente avanti a se, senza battere ciglio nè respirare, da elettroencefalogramma piatto.

Certo…, tutte quelle risposte già confezionate, ripetute meccanicamente, quel suo “VERGOGNA! dovete vergognarvi! Vi dovete vergognare! VERGOGNATEVI!”sparato fuori ad ogni accenno di domanda – la leggenda narra che una volta il suo interlocutore mitragliato da una serie di si vergogni! Stava per dare educatamente la buonasera quando sul “buon…” venne fulmineamente interrotto da un “SI VERGOGNI!” – non depongono a suo favore.

Ma se continui così Gigi, me lo farai piangere.

Io già lo vedo, il nostro personaggio lanciarsi avvilito in una geremiade:

Ahh! Come è difficile fare politica in Italia. Povero me! Me meschino!

E mi sfottono, mi rinfacciano, mi canzonano.

Ho le lacrime agli occhi, che lavoro difficile che ho scelto!

Tutti i giorni ho a che fare con tutti questi che non si allineano, che criticano che non seguono la corrente, che stonano che…, a differenza mia e di tutti quelli che come me si sacrificano!

Che sempre, e dico sempre, stanno dalla parte della ragione e mai del torto.

Ah! Proprio non intendono abbracciare il vero verbo.

Ah! come è dura, come è dura avere a che fare con quelli, quelli là che…, stanno “fuori dal colon” :-)



Viewing all articles
Browse latest Browse all 6

Trending Articles